Art. …  L’essere umano è un robot nella Creazione?…

… il tempo esiste, è un fatto costante… e l’idea che fosse un’invenzione dell’essere umano, cioè dell’uomo, venne ad affermarsi… L’uomo, con il passare del tempo, cominciò a guardare sempre di più il cielo e poi lo spazio; … a voler sapere sempre di più, ciò che la natura ha dato per poter creare sfide, superandole; … stava analizzando, formando la “…Conoscenza, Comprensione e Apprendimento, che lo avrebbero portato al Sapere…”…

Con ciò, si sviluppò sempre più la volontà di voler “creare,” cioè lo sviluppo di un pensiero, di dare un significato reale a ciò che viene definito con il nome di Dio… Però, trovandosi ancora bastante limitato, lasciò da parte il voler risolvere domande, come: Chi sono io?… perché esisto?… sono un’opera virtuale o reale?… Esiste un Dio unico e cosa definiamo come Dio?… e ad ognuna di queste e di altre che furono sorgendo dove diverse risposte hanno portato a dover incontrare più domande… Di questa forma si fu formando la nostra crescita…

Oggi, nel nostro sviluppo, abbiamo trovato qualcosa che mancava… una possibile creazione o invenzione… Dal “Robot”… strumento meccanico senza vita… ma, ora abbiamo quello che viene definito I.A. – Intelligenza artificiale – e con ciò vengono cambiati vari concetti e forse partecipano a dare origine a nuove condizioni, che incuriosiscono anche a educatori, insegnanti, professori… e sorgono le interpretazioni di menti molto intelligenti per raggiungere i più saggi.

Abbiamo scoperto che il Prof. Geoffrey Everest Hinton, psicologo e fondatore del Vector Institute for Artificial Intelligence di Toronto, stava sviluppando il tema riferito allo studio di ciò che l’intelligenza dell’essere umano rappresenta nel suo interiore, seguendo i campi: … neurologico da un lato e dall’altro, quello che determina un percorso per arrivare dalla  intelligenza dell’individuo, alla coscienza dell’essere umano… Cosa che, vedendo la mancanza di preparazione nel conseguirla, gli ha fatto rinunciare per i pericoli e soprattutto perché stava inaccessibile conseguire ciò che se determina la “coscienza“… l’Anima.

Il Prof. Hinton, considerato dai mezzi di comunicazione come il “…padrino dell’Intelligenza Artificiale,” ha affermato poco tempo fa in un comunicato il suo pensiero: … “…È del tutto possibile che l’umanità sia solo una tappa passeggera nella fase dell’evoluzione dell’intelligenza, abbiamo scoperto il segreto dell’immortalità. La cattiva notizia è che non è per noi…”

L’idea che l’ intelligenza artificiale, possa superare l’intelligenza umana non fa esattamente parte degli “episodi di Black Mirror.” … Cosa sì, che nel 1965, il matematico britannico Irving John Good, era convinto che le macchine alla fine sarebbero diventate autocoscienti e avrebbero superato la nostra intelligenza. Vediamo Raymond Kurzweil, il cui inventore di computer, un visionario dell’ I.A, ha persino usato il termine “singolarità tecnologica,” per descrivere questo punto teorico nel futuro. … Kurzweil, pensava che ci saremmo arrivati ​​nel 2045, ma con la velocità con cui stanno andando le cose, sta arrivando molto prima.

Tutto questo tema, mi ha fatto pensare… e ho cominciato ad analizzare i temi in modi differenti… La prima domanda per ammettere tutto questo è stata: …- continueremo ad essere: … essenziali, … eccezionali? …-

C’incanta l’idea di sapere che siamo l’apice dell’esistenza, i creatori, i più intelligenti e potenti. … Ma, è possibile che stiamo per essere detronizzati dalle nostre stesse invenzioni? … Nel caso in cui ciò accada: cosa ci succederà? … Continueremo ad essere importanti o diventeremo una nota a piè di pagina negli annali della storia, come un ulteriore passo nella catena evolutiva dell’esistenza? …

Per trovare risposte a queste domande, dobbiamo tornare all’idea di base: il Robot… Per sviluppare il pensiero, dobbiamo misurare una forma di terminologia che sia comprensibile e un equilibrio razionale nei termini che useremo.

Come definiamo un robot?… Nella RAE – Royal Academy of Spain – troviamo alcune definizioni:

  • 1.0 – m. Macchina o dispositivo elettronico programmabile in grado di manipolare oggetti ed eseguire varie operazioni.
  • 2.0 – m. Essere meccanico creato per sostituire l’uomo in attività manuali, anche complesse.
  • 3.0 – m. Persona che agisce meccanicamente o senza emozioni.
  • 4.0 -m. Programma, che esegue automaticamente la rete per trovare informazioni.

Tutto questo determina una mancanza di “Vita Propria“… È come un computer che, pur avendo dentro dei programmi basilari, ha bisogno di un operatore. Ma ora con ciò che l’ I.A., ovviamente cambia tutto… Sarà?

       Però, prima di addentrarmi nel voler presentare nuove vie da affrontare in un presente e in un futuro sempre più vicini, mi soffermo a procurare ancora ai testi antichi, dove cominciava ad avere più partecipazione al “suo ruolo di essere umano, alla sua esistenza. e formazione universale.” …  Lo vediamo nel Talmud – un libro che accompagna la Torah, cioè la Sacra Scrittura, – che fa parte della Bibbia.

Nel Talmud, incontriamo che dobbiamo prima capire l’esistenza di un “Mondo invisibile” ossia dello Spirituale, dove vengono descritti esseri superiori all’essere umano: gli Angeli… In questo libro troviamo un resoconto di quando Mosè salì sul Monte Sinai per ricevere la Torah o meglio le “Tavole della Legge,” e gli Angeli chiesero a Dio:

… Cosa ci fa questo mortale in mezzo a noi? …

Dio rispose: – … “…Egli è venuto per ricevere la Torah…”.

  Gli Angeli, reclamano:

  …”… Perché dare qualcosa di così prezioso come la Torah ai mortali?… La Torah dovrebbe rimanere in paradiso! …”.

Ma questo grande personaggio, …Mosè, non si lasciò intimidire e sostenne con fermezza che era destinata proprio agli esseri umani.

– … “… Dio, la Torah che mi darai, cosa dice?… –

– … “…Io sono tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto…”.

Allora Moshe chiese agli Angeli:

– … “…. Per caso voi siete usciti dall’  Egitto?… Voi, non avete padre e madre che

dobbiate rispettare; non avete invidia a che vi potrebbe portare a rubare…” …Immediatamente, gli Angeli accettarono che la Torah fosse data agli esseri umani.

Sebbene gli Angeli, siano esseri superiori dal punto di vista spirituale, mancano di qualcosa che gli umani hanno: un corpo…

Ciò implica saper vivere tra “due mondi…” … vediamo:

… Gli esseri umani, sono gli unici esseri che vivono tra “due mondi: il fisico e lo spirituale,” e che abbiamo la capacità di unirli attraverso le nostre azioni. Abbiamo una composizione unica: … siamo più di un corpo e siamo più di un’anima. … Siamo un essere, che è immerso nella lotta costante per elevare noi stessi e per elevare il mondo con noi. Questo non può essere fatto da un Angelo… e nemmeno da un Robot.

Gli Angeli, sono “esseri completamente spirituali…” – I robot, “sono completamente fisici…” … Non importa quanto sia avanzata un’ Intelligenza Artificiale, non ci detronizzerà mai nel nostro ruolo di esseri  “fisico-spirituale,” la cui missione è elevare noi stessi insieme al  mondo in cui viviamo… Noi, “esseri umani,” rimarremo sempre importanti. …Ogni parola che diciamo, ogni azione che compiamo, ha infinite ripercussioni. Abbiamo la capacità di creare mondi, elevare la nostra esistenza e raggiungere la trascendenza, qualcosa che né gli Angeli né i Robot creati dall’essere umano avranno giammai… …

Pertanto, dobbiamo analizzare che gli stessi testi biblici, sono stati scritti di forma metaforica, in un’epoca in cui l’essere umano non si era ancora sviluppato nella conoscenza come oggi… Se oggi, dovessi spiegare la Genesi, dove si trova la parte dell’esistenza di un “Mondo Invisibile,” cioè degli Angeli, potremmo cercarlo nel libro di Enoch e troveremo una spiegazione non solo storica, ma valida in ciò che è filosofia e metafisica… ma, per quanto riguarda gli umani che troveremo?…

Da quando la Bibbia ha cominciato a essere scritta, in quella che è la Genesi, gli episodi metaforici non sono stati modificati, neppure sono stati presentati in altre forme più attuali, dove lasciarono domande senza risposta… Vediamone alcuni:

*- Se a Dio tutto è permesso, nella sua suprema Onnipotenza, non può essere stato che l’uomo sia nato dalla donna e non viceversa?… … Alla fine, è come una matrice …e tutto, nella natura, nasce dal femminile… Bisogna sapere che i libri, i rotoli, i testi, sono stati scritti da uomini, dove hanno prevalso, fin dall’inizio, sulle donne e solo recentemente si sta discutendo il diritto alla uguaglianza…

*- Se l’essere umano ha mangiato il frutto dell’albero della conoscenza, significa che è stato creato ignorante? … Non aveva vita propria… perché leggiamo: … “… Dio poi, soffiò parte dello “Spirito divino,” nel corpo dell’essere umano

Oggi, poiché abbiamo già visto che l’essere umano è arrivato alla creazione dell’Intelligenza Artificiale, potremo cambiare il tema di ciò che Darwin ha voluto rivoluzionare con la sua teoria della evoluzione, nell’origine dell’uomo… In modo da poter anche raccontare la Genesi, da un’altra forma senza mutare la sostanza:

… Il corpo dell’essere umano, poteva inizialmente essere considerato un “robot” dove Dio era l’artefice della sua Creazione: fatto di carne, osso e sangue, e così complesso che solo Lui avrebbe potuto farlo così… Leggiamo:  .. “… Allora Dio, il Signore formò l’uomo dalla terra stessa, gli soffiò nelle narici e gli diede la vita. Così l’uomo divenne un essere vivente…”…

Di modo che ha messo in esso, parte dello “Spirito Divino“. Motivo, che l’essere umano ha ricevuto il potere del “libero arbitrio” cioè il potere di decisione… Adesso possiede la coscienza… Tanto è così che l’uomo di fronte ai due alberi, uno: della ” conoscenza tra il bene e il male…” e l’altro “l’albero della vita,” dove la morte non esisterebbe, sarebbe eterna, lui prese una decisione…

Il libero arbitrio, costringe l’ uomo ad assumersi le conseguenze, cioè la responsabilità … la sua coscienza è formata.

Pertanto, i robot da noi realizzati, che sono anche fisici, mancano del programma di vita come l’essere umano, ed entrambi sono destinati a finire con il tempo ed entrare in quella legge fisica, che Lavoisier definisce:tutto si trasforma e nulla si distrugge…

Poiché non ha la parte Divina della Coscienza, l’ Intelligenza Artificiale, non potrà scegliere ciò che rappresenta lo “Spirito Divino;” … sebbene sì, potrà decidere sotto forma di programmazione da parte di un programmatore umano o artificiale, ma senza coscienza… Con questo potrebbe diventare un pericolo, perché non è consapevole del bene e del male, solo di ciò che è programmato in lui… e delle sue conseguenze… che saranno quelle determinate per il programmatore.

… Il robot – umanoide – ha una vita utile proprio come l’essere umano… con motivazioni e obiettivi diversi… La nostra parte Divina è infima, riferendosi alla Divinità Assoluta di DioInfinito ed Eterno –… noi siamo parte di Lui ed Egli è in noi. … In ciò, sorgono: le responsabilità e gli unici diritti del robot, saranno di avere un buon mantenimento, il rispetto, il riconoscimento del suo valore… qualcosa che l’essere umano ha qualcos’altro in più: … la parte divina.

Ho commentato più volte con giovani studenti, che in questo momento importante dello sviluppo tecnologico, hanno lasciato parte del discredito di ciò che è la Bibbia dalla Genesi, a cui l’hanno relegata come un libro di racconti; … ma quando si è cambiata la tematica in quella che rappresenta la forma tecnologica, hanno iniziato ad essere più interessati al fatto che potessimo essere originari “dei robot speciali… di Dio.”…  Era più interessante per loro, sentire che siamo una parte “Divina di un’eternità” … Dio, in suo potere, non aveva bisogno di percorrere un intero percorso di sviluppo dell’essere umano, perché fosse una “scimmia” che diventasse un umanoide… Alla domanda se loro – gli studenti – fossero d’accordo con Darwin, tutti ridendo rifiutarono; … approvarono l’evoluzione naturale… e l’idea robotica rimase più attraente…

Onestamente, alla fine, mi sono unito agli studenti nel non essere d’accordo con Darwin… Tutto dimostra che la Bibbia era ed ha ragione, e che va raccontata per essere ben ascoltata e interpretata…

Lei lettore o lettrice, sta d’accordo, che possiamo trovare possibili spiegazioni nella vita che stiamo vivendo, in modo più semplice e sviluppando pensieri, temi, senza buttare via lo splendore della Divinità?…

È meglio conoscere la nostra origine come “scimmia” o come un possibile robot con la sua parte divina? … È da pensarci, vero?

             Nomís Símon.

                                                                                                       

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